Piantare felci antiche anche nel tuo giardino: ecco il consiglio dell’esperto per un angolo preistorico 

Se anche tu sei amante del giardinaggio, sei finito nel posto giusto perché oggi andremo a parlare e a vedere come piantare felci in giardino. Le felci, dal nome scientifico Pteridofite o Pteridophyta, il cui nome prende genesi dal termine greco pterische vuol dire appunto felce, sono delle piante senza fiori, frutti e semi.


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Vengono catalogate come crittogame perché sono senza organi di riproduzione visibili, ma sono vascolari perché sono anche fornite di tessuti ed organi come un vero sistema vascolare che non posseggono gli altri muschi e licheni. Difatti le felci vengono messe assieme alla famiglia delle Briofite, cioè dei muschi, però a differenza di questi sono anche dette cormofite perché fatte da fusto, foglie e radici.

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Proprio le foglie sono parecchio particolari e vengono anche conosciute col nome difronde, ed hanno una lamina completa o anche pennata. Le fronde sono contraddistinte da parecchie nervature e nella fase iniziale sono quasi sempre arrotolate. Le felci progrediscono in habitat inospitali dove un gruppo ristretto di piante sarebbe in grado di sopravvivere, dai luoghi bui e umidi fino a siti sassosi o localizzati tra rocce e detriti.

La più grande parte delle 12mila specie viene dalle foreste tropicali, mentre un migliaio circa è nativo dei nostri climi temperati. Le felci riescono poi a trovare un posto a parte nel regno vegetale in quanto sono senza organi riproduttivi. Si riproducono infatti tramite le spore, che sono presenti sulla parte sottostante alle foglie e che, una volta disseminate dal vento, fioriscono.

Le felci sono piante davvero semplici da piantare in giardino. Il momento perfetto per piantarle è l’autunno o, in alternativa, la primavera. La buca di coltivazione va fatta dopo aver lavorato il terreno umido fino a 30 cm di profondità e introdotto una manciata di perfosfato minerale per mq, mischiata con diverse manciate di foglie decomposte.

La buca deve essere grande e la felce deve essere collocata con il colletto a livello dell’area del terreno. In primavera sarà poi raccomandabile fare una pacciamatura per mantenere l’umidità del terreno. Per il giardino le Dryopteris sono tra le felci più facili da piantare.

In terreni parecchio umidi, a tendenza acida, suggeriamo all’oppostola Matteuccia, chiamata anche “piume di struzzo” per via delle fronde vaporose e al quanto scenografiche. Infine, se lo spazio a disposizione all’esterno è solo quello del vaso, potete andare a prediligere le specie più duraturi come il Polypodium, o felce dolce, o il Cryrtomium falcatum dalle foglie rigide, tutte e due sensibili al freddo.

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