I gerani, come tutti glia amanti del verde sanno, sono una delle piante decorative più amate e più coltivate nel periodo primaverile ed estivo. Oggi andremo a vedere come l’uso del concime possa aiutare la crescita del geranio oltre che aiutarci a prendercene cura in maniera più facile. Parliamo di piante piuttosto resistenti che, però, hanno bisogno di alcuni fattori importantissimi per poter ottenere un buon risultato ornamentale: la dovuta temperatura, la giusta luce e soprattutto una giusta concimazione e gestione del terreno.
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Per quanto concerne la temperatura e la luce, siccome parliamo di piante native di zone calde, temono il freddo e vanno tenute sempre sopra i 15 gradi centigradi, anche se la temperatura migliore è di circa 25 gradi centigradi. Anche per il terreno i gerani sono alquanto adattabili, ma per avere un buon risultato ornamentale, che è la principale ragione per cui vengono coltivati, è indispensabile prediligere e gestire al meglio lo strato sottostante di coltivazione.
In generale il pH deve avere la tendenza alla neutralità o alla sub acidità, con valori che dovrebbero oscillare tra pH 7 e 6, mentre la struttura deve essere buona e assicurare un buon drenaggio dell’acqua, per eludere possibili ristagni che sono parecchio dannosi per queste piante.
Davvero molto importante è anche la sostanza organica del terreno, che da una parte assicura una buona struttura e un buon drenaggio dell’acqua e dall’altra può occuparsi del rilascio di sostanze nutritive. Secondo la tradizione per la coltivazione in vaso si utilizzano concimi universali o terricci specifici per gerani composti primariamente da torbe, anche se oggi si stanno misurando con ottimi risultati vari tipi di compost misti ad altri materiali, come fibre di cocco, sabbia o altre realtà minerali, come la vermiculite.
L’altro aspetto principale per la coltivazione dei gerani e che ci interessa maggiorente è la concimazione. Sul mercato, difatti, si trovano anche formulati specifici, ma in ciascun caso è fondamentale che ci sia un buon apporto di potassio e di fosforo senza eccessi di azoto. Solitamente, anche dagli ultimi studi, le formulazioni più suggerite posseggono un 15% di azoto (N), 11% di fosforo (P2O5) e un 29% di potassio (K2O).
Un equo apporto di fosforo all’opposto è importantissimoper spingere e sostenere una buona fioritura. Data la scarsa volubilità nel terreno di tale elemento, soprattutto se messo con concimi chimici, in piena fioritura può essere raccomandabile un trattamento fogliare. Ma principalmente è consigliata una buona concimazione organica, che consente un rilascio lento e graduale del fosforo, come di tutti gli altri macro e micro elementi, assicurando un apporto scalare e bilanciato di sostanze nutritive.