Attenzione al giglio non germogliato: ecco cosa devi fare

Per chi ama prendersi cura di piante e fuori può succedere di avere situazioni in cui non ci si riesce bene a muoversi. Ebbene quella del giglio non germogliato può essere una di quelle e proprio per questo oggi andremo a vedere come prenderci cura di tale pianta in maniera da evitare tale problema.


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Cominciamo dicendo che coltivare i Gigli (Lilium) è davvero facile perché questo è un bulbo il quale possiamo piantarlo nel periodo che va da fine inverno ad inizio primavera. Il fiore candido del Giglio, rappresentazione di pudore e di purezza, o di fierezza e di forza d’animo, è divenuto nei secoli un simbolo parecchio noto nella cultura europea. 

Anni e anni di ibridazioni, di innesti e di commerci di altre specie ci consentono oggi di vedere Gigli di tanti colori diversi, tutti accesi. Le grandi corolle fatte da larghi petali, oggi sono gialle, rosa, rosse o porpora e possono portare davvero un grande tocco di personalità sia alla casa sia al giardino.

Attenzione al giglio non germogliato: ecco cosa devi fare

Un’altra virtù che fa poi essere il Giglio una pianta amata dai coltivatori è la relativa semplicità con cui si riesce a piantare e a far maturare, donando grandi risultati come frutto di una cura minima, purché sia coltivato in un luogo esposto al sole per almeno sei ore al giorno, se possibile alla luce del mattino. Per evitare difatti la brutta situazione della non schiusura dei bulbi allora dovete sapere che il Giglio non ama il freddo e ama ancora meno le ventate improvvise.

Proprio per questo di conseguenza è alquanto adatto per essere coltivato in appartamento o in un ambiente con una temperatura continua. Germoglia solitamente d’estate, ma se conservato bene in un ambiente benevolo può fiorire anche in svariati periodi dell’anno. Il Giglio ha necessità di una accurata attenzione nel momento dell’irrigazione difatti se nella maggior parte dell’anno ha bisogno di essere innaffiato saltuariamente, giusto per conservare umido il terreno, nel periodo della fioritura vanno fatti dei getti abbondanti.

È raccomandabile innaffiare la pianta nelle prime ore del mattino, questo perché facendo così l’acqua in eccesso può evaporare più in fretta. Occhio, infine, ai marciumi radicali. In giardino è bastante un terreno soffice, mentre per la coltivazione in vaso è sempre raccomandabile svuotare i sottovasi dopo l’irrigazione. I ristagni idrici possono far ammuffire le radici e realizzare un ambiente esageratamente umido, ma ideale per lo sviluppo di malattie fungine che non faranno sbocciare i bulbi.

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