Attenzione alle foglie dell’azalea: ecco cosa fare

L’azalea è un autentico spettacolo nel periodo in cui è in piena fioritura e alquanto facile da gestire. Oggi però andremo a vedere come prendersene conto e come prestare attenzione alle foglie dell’azalea in maniera adeguata. Queste piante prosperano bene sia in vaso sia in piena terra e germogliano una sola volta all’anno, nei mesi che vanno da marzo e maggio-giugno. 


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Fanno parte poi del Rhodendron, famiglia delle Ericaceae, e sono piante di altopregio decorativo che però richiedono cure e attenzioni per poter mostrare il massimo rigoglio vegetativo e fiorale ed evitare la comparsa di gravi alterazioni fisiologiche. 

Attenzione alle foglie dell’azalea: ecco cosa fare

Specialmente se si trovano in ambienti per loro poco adatti, come dentro le abitazioni. Pertanto, le azalee vanno messe a dimora in luoghi freschi e semi-ombreggiati. Soltanto poi nelle zone di mezza montagna reggono bene anche esposizioni completamentesoleggiate. In zone di pianura l’insolazione violenta e prolungata può andare a specificare pericolosi disseccamenti delle foglie e blocchi di fioritura.

Sopportano tanto bene i freddi invernali e le coperture nevose, ma penano le gelate posticipate di inizio primavera, che possono guastare le gemme a fiore. E le sue bellissime foglie. Per quanto concerne poi le annaffiature, le piante di azalea devono essere annaffiate molto ripetutamente specialmente in prossimità della fioritura e nei mesi più caldi, nel corso dei quali si ingrossano le gemme a fiore che si apriranno nella stagione successiva. 

Penano tuttavia parecchio i ristagni di acqua nel substrato, che danneggiano seriamente la vitalità dell’apparato radicale. Poi, le azalee sono parecchio esigenti per quanto concerne gli apporti fertilizzanti, soprattutto dal momento in cui sono coltivate in un qualunque recipiente come fioriere e vasconi. In questo caso le concimazioni vanno fatte sia al momento della messa a dimora, con prodotti organici quali letame bovino maturo, stallatico e chimici solidi, ricchi in azoto, fosforo e ferro, specifici per acidofile che racchiudono contenenti anche zinco e manganese, sia nel corso del ciclo di crescita annuale e la si attua due volte in primavera, prima e la fioritura, e una volta in autunno. 

La potatura, poi, solitamente si attua solamente sugli esemplari di grande dimensione, appena finita poi la fioritura ma soltanto al fine di contenerne le chiome, e non deve essere alquanto energica. Rammentate poi che per salvaguardare pianta e foglie dopo un breve periodo in vaso, in media tutta la stagione estiva, la nuova pianta successivamente potrà essere messa a dimora in piena terra, dove con le cure essenziali, prospererà e si svilupperà.

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